Appare incredibile l’impulso evolutivo che l’intrattenimento domestico AV ha ricevuto negli ultimi anni. Un impulso guidato dalla sempre maggiore esigenza di una fruizione più libera, svincolata dalla classica postazione TV in salotto, quindi da un diverso stile di vita e abitudine di utilizzo. A questo si è aggiunto, anche come diretta conseguenza, uno sviluppo tecnologico che ha reso sempre più possibile e sempre più qualitativo, quello che in passato risultava complicato, dispendioso o, in molti casi, proprio impraticabile.

Oggi la presenza di apparati per la visione/ascolto in varie stanze della casa è diventato un aspetto molto importante per gli attuali stili di vita e per le esigenze di personalizzazione e fruizione nelle scelte di intrattenimento. D’altra parte l’altrettanto enorme sviluppo delle possibili sorgenti di intrattenimento, da quelle classiche: programmi TV, DVD, Bluray, a quelle in streaming dalle piattaforme online: Netflix, Prime Video, YouTube, ecc.; a quelle in streaming dai propri dispositivi mobili, richiede che il sistema di intrattenimento video possa accontentare tutti i possibili utenti di una casa che, inevitabilmente, presentano gusti, esigenze, tempi e modalità nonchè postazioni diverse di fruizione. Gli sviluppi legati alla tecnologia hanno altresì anche influenzato il mercato semi-professionale, laddove, pur con modalità differenti, l’esigenza di disporre di adeguati strumenti per rendere semplice e conveniente la distribuzione AV, ha fatto da guida nella realizzazione di soluzioni basate su analoghe piattaforme, in comune con quelle tipicamente residenziali.

Gli ultimi anni sono stati un susseguirsi di innovazioni, sia riguardanti i formati video (standard, risoluzioni, ecc..), sia le metodologie per preservarne la qualità nell’esigenza di trasferirli a distanza, a volte anche notevole, rispetto alla sorgente che li genera. È stato un fiorire di sigle (HDMI, HDCP, HDBaseT™, 4K, 18Gbps, V.O.I.P., e molte altre…) che, come spesso accade, hanno il potere di complicare la comprensione per i non addetti ai lavori, pur risultando efficaci nell’ottenere il risultato desiderato.

Distribuire il video significa poter disporre di soluzioni che consentano di rendere semplice ed immediato lo smistamento di segnali provenienti da varie sorgenti verso i display presenti in casa, potendo operare in commutazione, sdoppiamento del segnale, ove necessario, inoltrarlo a distanza, ottimizzarlo in funzione dei diversi apparati di visione disponibili, indirizzarne la componente audio in maniera congiunta o meno, insomma avere la massima libertà di gestire la sorgente che si vuole verso il punto di visione desiderato, ormai non più ancorato ad un’unica zona della casa. In definitiva massimizzare l’esperienza di visione con relativo ascolto.

Tutto ciò richiede competenza e la dotazione di apparati adeguati allo scopo. La figura dell’antennista di vecchia memoria non risulta più sufficiente a far fronte a queste rinnovate esigenze. Audioclub ha compiuto da più di 10 anni la sua scelta di specializzazione nella fornitura e supporto di apparati di distribuzione video, seguendone le evoluzioni e acquisendo sempre maggiore competenza, sia nella progettazione dei sistemi di distribuzione, che nel conseguente supporto per ottimizzarne le funzionalità.

La competenza acquisita ha consentito di effettuare in maniera oculata anche la scelta del partner tecnologico in grado di soddisfare le crescenti esigenze provenienti dal mercato, sia residenziale, che semi-professionale, scelta che si è rivelata vincente avendo premiato l’azienda che nel settore può vantare il grado di sviluppo maggiore a livello mondiale, a testimonianza della qualità ed affidabilità della propria produzione.

Audioclub oggi, grazie al lavoro svolto con il proprio partner Blustream, si è conquistata un posto di primo piano nel mercato della distribuzione video senza compromessi.