Con il Tip di oggi proseguiamo il discorso legato all'ascolto individuale.
Dopo aver analizzato a fondo le cuffie esterne, evidenziandone pro e contro, oggi punteremo i riflettori sugli auricolari in ear (o cuffie intra-auricolari). Inizialmente utilizzate a livello professionale come monitor da concerto per musicisti, sono diventate ormai un prodotto di massa grazie alla diffusione dell'ascolto in mobilità.

Ci sono cuffie per ogni uso. Per questo è importante che prima dell’acquisto si analizzi il contesto nel quale verranno utilizzate.

Le cuffie cosiddette "auricolari", leggere e universali,  che spesso vengono fornite con il lettore mp3, smartphone, tablet, etc...

Le cuffie in ear, compatte e leggere, si differiscono dagli auricolari perchè si inseriscono all'interno del condotto uditivo esterno e sono sorrette dallo stesso. Ultimamente sono le cuffie più utilizzate perché offrono i vantaggi di portabilità e leggerezza degli auricolari e l'insonorizzazione passiva delle cuffie esterne.

Infine le cuffie esterne (dette anche on ear) offerte in varie fogge e materiali che ne determinano l’ingombro e la pesantezza; hanno una struttura di supporto dei padiglioni che ospitano gli “altoparlanti” ed un sistema d'insonorizzazione passiva dal rumore esterno che potrà risultare più o meno efficace a seconda della categoria di appartenenza, determinata per costruzione e per tipologia di impiego.

Come trattato nello scorso tip, sta crescendo l'interesse nei confronti dell'audio ad alta risoluzione il che si traduce in un maggiore desiderio di qualità. Tale desiderio rappresenta da sempre l’obiettivo ultimo di tutto ciò che muove il mondo dell’Alta Fedeltà, ma oggi sempre di più ha ampliato la sua sfera di seguaci coinvolgendo i concetti di mobilità e fruibilità.

Oggi parliamo proprio della possibilità di apprezzare musica ad alta risoluzione in mobilità.

Nonostante la visione classica del purista audiofilo che quasi non concepisce l'ascolto della musica mentre si sta facendo altro, purtroppo gli stili di vita attuali spesso non concedono nemmeno un'ora di relax in poltrona da dedicare alla musica. Per chi non intende rinunciare alla qualità è diventato quindi indispensabile avvicinarsi al mondo dei lettori portatili compatibili con audio ad alta risoluzione.

Rispetto ai vinili e alle musicassette, i CD offrono una buona qualità audio e portabilità, ma con una capacità limitata. Gli mp3 hanno semplificato la condivisione, con una perdita in termini di qualità. L'audio ad alta risoluzione ci riporta alle sorgenti audio analogiche.