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Apprentice IA1 MK2 |
Approcciando lo sviluppo dell'amplificatore integrato Apprentice IA1 MK2, Edwards Audio si era posta un importante obiettivo: riuscire a realizzare l'amplificatore "made in Britain" dalle migliori prestazioni e al costo più interessante presente sul mercato, dimostrando così che l'impresa fosse ancora possibile senza necessità di dirottare la produzione in oriente. Il risultato è un apparecchio attraente dal punto di vista estetico e con la qualità sonora ormai riconosciuta ai prodotti Edwards Audio.
Il progetto, opportunamente scalato, è di stretta derivazione dai suoi fratelli maggiori. E' basato su uno stadio finale in classe AB con impiego di componentistica Sanken. Lo stadio di alimentazione si giova di un trasformatore toroidale da 20.000uF con avvolgimento realizzato su specifiche. Nella sezione di preamplificazione viene impiegato un controllo di volume Soundwell e una gestione di commutazione degli ingressi a relè. Tutto questo a testimonianza che non si è scesi a compromessi sulla componentistica impiegata.
L'idea di realizzare un amplificatore di qualità che chiunque potesse permettersi, ha comportato la necessità di effettuare delle scelte come quella di non dotare l'apparecchio di un controllo remoto.
Da un punto di vista estetico, le sue dimensioni (metà del consueto standard) e la scelta di un display retroilluminato in rosso, donano eleganza e rendono accattivante, benchè assolutamente non invadente, la presenza dell'amplificatore in ambiente domestico. La flessibilità d'impiego è rilevabile dalla sua dotazione di ingressi: 1 ingresso linea su jack stereo da 3,5 mm e 4 ingressi linea su RCA , uno delle quali è denominato OPTION, per l'eventuale impiego con lo stadio di ingresso Phono RIAA opzionale (modello IAMM).
Le PCB interne sono tutte a montaggio superficiale ed impiegano resistenze Vishay mini melf 1% al posto delle solite a film che risultano sonicamente inferiori. Tutti i condensatori impiegati sono tutti montati e saldati a mano in quanto gli analoghi processi automatizzati hanno un effetto negativo sulle prestazioni sonore complessive.
Dalla descrizione della costruzione, della componenstistica e della qualità sonora risultante, risulta difficile comprendere come si sia giunti all'obiettivo di mantenere il costo dell'amplificatore a livelli di massima competitività sul mercato. La risposta è legata alla capacità di contenere i costi di produzione, risultato frutto di oculati investimenti in strutture e macchinari. Il tutto viene coadiuvato da un processo produttivo particolarmente efficiente che consente, ad esempio, di "sfornare" un amplificatore completamente testato in meno di un'ora, tempo per la maggior parte impiegato nel processo di saldatura a mano di tutti i componenti.
Un "made in Britain" che suoni bene e sia conveniente? Apprentice IA1 MK2: bello e possibile!
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