L’audio ad alta risoluzione (HRA o HD-Audio) ha raggiunto una fetta sempre più ampia di pubblico grazie all’introduzione sul mercato di dispositivi e servizi che hanno fatto dell’HRA il loro principale elemento di novità e comunicazione. Ma da cosa nasce la musica in HD? Come dicevamo, l’introduzione dell’informatica nella registrazione, conservazione e diffusione della musica, ha trasformato in bit il messaggio musicale.

 

I file musicali sono insiemi di bit che vengono codificati seguendo schemi standard ben precisi, che ne consentono la successiva lettura da parte di dispositivi informatici anche diversi tra loro, purché compatibili con questi specifici Codec Audio. Si parla di musica liquida quando i file musicali non vengono più distribuiti dopo essere stati incisi su un supporto fisico (come ad esempio un CD Audio), ma possono essere acquistati tramite Internet e scaricati sul proprio computer.

Da dove ha preso le mosse questa tendenza e dove si sta dirigendo il mercato? Da quando l’industria del settore ha iniziato ad allontanarsi dai supporti fisici per la distribuzione della musica (CD e Vinile, nonostante la rinascita di quest’ultimo), molti utenti, soprattutto quelli con maggiore “predisposizione tecnologica”, hanno avviato la tendenza in primo luogo al download digitale di musica, quindi hanno ampliato le possibilità, rivolgendosi ai servizi di streaming online che offrono musica in formato compresso e con bitrate relativamente bassi..

Ciò significa formati che non sono in grado di offrire una resa qualitativa all’altezza delle esigenze di un appassionato che voglia il massimo risultato dalla propria musica preferita. L’impiego dei sistemi di compressione con perdita di informazioni comporta che una parte dei dati della registrazione originale vengano persi definitivamente durante il processo di codifica, con conseguente sacrifico della risoluzione a vantaggio della convenienza di ottenere file di dimensioni più ridotte e, quindi, più facilmente distribuibili.

Tali formati vengono considerati sufficienti per un ascolto distratto o di accompagnamento, tramite iPod o smartphone, ma i veri appassionati di musica desiderano qualcosa di più, maggiore fedeltà, maggiore qualità, maggiore capacità di coinvolgimento. Ed è qui che entra in gioco l’audio ad alta risoluzione, o HRA, acronimo coniato dalla Consumer Electronics Association.

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