Riprendiamo il discorso affrontato nel precedente AudioTips, ovvero il ruolo che svolgono cavi e connettori in un sistema HI-FI.
Dopo una rapida panoramica sul ruolo giocato dai cavi, oggi i riflettori sono puntati sui connettori, ovvero le estremità dei cavi di collegamento. Per far sì che la qualità dei cavi venga sfruttata al massimo è necessario che anche i connettori che li terminano siano della stessa o maggiore qualità.
Poiché veri punti di contatto tra i componenti, i connettori sono parte integrante del percorso del segnale audio trasmesso e quindi sono soggetti alle stesse considerazioni che sono state fatte per i cavi: garantire un buon contatto elettrico, con una bassa resistenza e devono essere progettati in modo che il segnale trasmesso non venga alterato.
Oltre ovviamente alla qualità del contatto tra i connettori, primo aspetto fondamentale nella loro valutazione, ci sono anche altri aspetti da tenere in considerazione: polvere (o sporcizia) e qualità di conduzione dei materiali e il loro deterioramento.
Mentre per lo sporco basta un po’ di costanza nella pulizia, per il deterioramento c'è da aprire un piccola discussione:
Il rame e l’ottone, materiali maggiormente utilizzati per la costruzione di connettori, sono dei buoni conduttori ma sono anche sensibili all'ossidazione e all’opacizzazione. Se però vengono costantemente manutenuti, i contatti non placcati - di nudo materiale - ottone su ottone o rame su rame, sono probabilmente la migliore soluzione.
Se non si riesce a dedicare molto tempo alla manutenzione, l’uso di contatti placcati con metalli che non si ossidano e non si opacizzano è la scelta più adatta. I metalli più comunemente impiegati per questo scopo sono il nickel, l’oro e lo stagno ma nessuno di questi materiali è conduttivo quanto il rame o l’ottone: tutti questi, dato che non sono soggetti al degrado dell’ossidazione, danno una migliore qualità di contatto nel tempo.
A metà troviamo il Rodio, il materiale prezioso più costoso al mondo. Offre ottima conduttività e aiuta a prevenire fenomeni di corrosione sui connettori. Tra i marchi che utilizzano il Rodio troviamo GRADO con la nuova Serie E.
A giudizio di molti una delle tecniche migliori è la placcatura in oro effettuata direttamente sull’ottone o sul rame, senza alcuno strato di nickel come sottofondo.
Scendendo un pò più sul "tecnico" l’effetto da considerare maggiormente nell'utilizzo dei connettori è l'auto-induttanza (ricordate la forza elettromotrice trasmessa dalla corrente ai diffusori? link al post precedente).
La soluzione migliore a questo problema è usare la minor quantità di metallo possibile sia nell’area di contatto che nelle altre parti (mantenendo un’adeguata resistenza fisica al connettore stesso). Diffidate quindi da connettori giganti e apparentemente "solidi".
Non a caso i connettori RCA prodotti dai migliori costruttori hanno il pin centrale con pareti sottili e cavo, quindi con minima quantità di materiale nell’area di contatto ed in tutto il conduttore. In sintesi anche per i connettori vale lo stesso discorso fatto sui cavi, ovvero migliori meno contribuiscono con un "suono proprio" meglio è. Come i cavi, i connettori non devono né aggiungere né sottrarre nulla al suono del segnale che gli passa attraverso, ma devono semplicemente far sì che la musica fluisca libera e pulita.